La Polemica Attorno a Ilaria Salis

La Polemica Attorno a Ilaria Salis

La polemia attorno a Ilaria Sali, l’eurodeputata Ilaria Salis si trova al centro di una nuova controversia dopo che l’Ungheria ha richiesto la revoca della sua immunità parlamentare. La richiesta è stata annunciata durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo dai deputati ungheresi fedeli al primo ministro Viktor Orbán. L’accusa contro Salis è stata rapida e diretta: “Non sei una martire, sei una criminale”, mettendo in evidenza le crescenti tensioni tra l’eurodeputata e il governo ungherese.

La Denuncia di Salis contro Orbán

A scatenare questa reazione da parte dell’Ungheria è stato un discorso acceso pronunciato da Ilaria Salis al Parlamento Europeo qualche settimana prima. Durante il suo intervento, ha denunciato le condizioni che ha vissuto personalmente nel sistema carcerario ungherese, ricordando il suo periodo di detenzione preventiva durato 15 mesi.
“Conosco l’Ungheria dal suo lato più oscuro: il carcere. Sono stata detenuta in via preventiva per 15 mesi e oggi sono qui solo grazie alla solidarietà di migliaia di cittadini antifascisti”, ha dichiarato l’eurodeputata.

Salis ha poi proseguito accusando direttamente il governo di Viktor Orbán di aver trasformato l’Ungheria in un “regime illiberale e oligarchico“, descrivendo il paese come uno “Stato etnico autoritario“, che molti ormai definiscono una “tirannia moderna”.
Questo discorso duro ha chiarito la sua posizione di critica nei confronti del governo ungherese, e due giorni dopo, l’Ungheria ha presentato formalmente la richiesta di revoca dell’immunità parlamentare di Salis.

Lo Status di Immunità di Ilaria Salis

Attualmente, Ilaria Salis è protetta dall’immunità parlamentare in quanto deputata del Parlamento Europeo, secondo l’articolo 9 del Protocollo 7, che garantisce agli eurodeputati protezioni legali speciali, tra cui l’esenzione da procedimenti giudiziari e misure di detenzione durante le sessioni parlamentari, sia nel proprio paese che negli altri Stati membri dell’Unione Europea.

Tuttavia, la richiesta ungherese di revoca dell’immunità ha sollevato incertezze sul futuro legale di Salis. L’eurodeputata ha ribadito la sua speranza che il Parlamento Europeo continui a difendere lo Stato di diritto e i diritti umani, senza cedere alle pressioni di una “democrazia illiberale” come quella di Orbán.

Il Processo di Revoca dell’Immunità

Secondo il regolamento del Parlamento Europeo, il processo di revoca dell’immunità segue diverse fasi e potrebbe richiedere del tempo. Eugenio Losco, avvocato di Salis, ha spiegato che il procedimento potrebbe protrarsi fino al 2025.
Il presidente del Parlamento assegnerà il caso alla Commissione Affari Giuridici, che esaminerà la richiesta. Salis avrà l’opportunità di presentare la propria difesa durante il procedimento.

La commissione esprimerà quindi un parere che potrebbe essere favorevole al rigetto della richiesta, favorevole alla revoca dell’immunità, o una decisione parziale che consentirebbe il proseguimento del processo, ma senza applicare misure cautelari. Dopo il parere della commissione, sarà il Parlamento Europeo a votare la decisione finale.

Aspettative per il Futuro

La difesa di Ilaria Salis è fiduciosa che la richiesta dell’Ungheria verrà respinta. L’avvocato di Salis, Eugenio Losco, ha definito la richiesta un’azione “puramente strumentale” mirata a interrompere l’attività politica dell’eurodeputata. “L’obiettivo è chiaramente bloccare le battaglie che Ilaria sta portando avanti”, ha dichiarato Losco, aggiungendo che il tempismo della richiesta, immediatamente dopo l’intervento di Salis contro Orbán, non fa che rafforzare questo sospetto.

Alla domanda su come stia Ilaria, Losco ha dichiarato che lei è ferma e determinata a proseguire nella sua lotta. “Mi ha detto che, in ogni caso, questo non le impedirà di continuare la sua attività politica, come ha fatto finora”.

La Polemica Attorno a Ilaria Salis

La battaglia sulla revoca dell’immunità parlamentare di Ilaria Salis rappresenta un nuovo capitolo nelle crescenti tensioni tra l’Unione Europea e il governo di Viktor Orbán. Salis si è posta come una voce critica nei confronti del regime ungherese, e la richiesta di revoca della sua immunità è vista da molti come un tentativo di zittire un’avversaria. Mentre il processo legale va avanti, Salis rimane determinata a continuare il suo lavoro in difesa dei diritti umani e dello Stato di diritto in Europa, affrontando con coraggio le sfide politiche che si presenteranno.

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