È morto Giovanni Cianfriglia
Un’Icona del Cinema Italiano
È morto Giovanni Cianfriglia, uno dei volti più iconici dei film d’azione, è morto all’età di 89 anni ad Anzio, la città dove era nato il 5 aprile 1935. Conosciuto soprattutto per i suoi ruoli come stuntman e attore in film di Bud Spencer e Terence Hill, Cianfriglia è stato protagonista di scene memorabili di azione e risse, portando il suo fisico atletico e le sue abilità alle avventure che hanno affascinato generazioni.
Gli Inizi della Carriera e la Collaborazione con Steve Reeves
Giovanni ha iniziato la sua carriera come stuntman molto giovane, distinguendosi nelle produzioni di successo a Cinecittà, la “Hollywood italiana”. Nel 1958, ha lavorato come controfigura del famoso attore e culturista Steve Reeves nel film Le fatiche di Ercole, dando il via a un lungo e impressionante percorso nel cinema.
I Grandi Momenti Accanto a Bud Spencer e Terence Hill
Per i fan di Spencer e Hill, Cianfriglia è stato una presenza costante, apparendo in 17 film della coppia. Tra i classici ci sono Anche gli angeli mangiano fagioli (1973), la serie di quattro film Piedone (1973-1980), …altrimenti ci arrabbiamo! (1974), I due superpiedi quasi piatti (1977) e Banana Joe (1982). Cianfriglia è sempre apparso in scene d’azione e risse, conquistando il pubblico con la sua presenza carismatica.
Più di 170 Film e una Carriera Internazionale
Con quasi 173 film all’attivo, Cianfriglia ha lavorato anche in produzioni in Francia e negli Stati Uniti, consolidandosi come un nome importante nel panorama cinematografico europeo. Ha collaborato con rinomati registi come Sergio Corbucci e Umberto Lenzi, portando le sue abilità di stuntman in film di vari generi, in particolare negli amati spaghetti western degli anni ’60 e ’70, in titoli come Ammazzali tutti e torna solo (1968) e W Django! (1971).
Un’Eredità di Azione e Carisma
Giovanni Cianfriglia lascia un’eredità di talento e coraggio che continuerà a ispirare il cinema d’azione. Il suo nome e le sue scene, spesso accreditate sotto gli pseudonimi Ken Wood e John Richmond, restano vivi nella memoria dei fan e nei classici che ha contribuito a costruire.